Trading: il giusto timing è l’arma vincente

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Grazie alla costante crescita del settore tecnologico, il mondo finanziario è radicalmente cambiato nel corso degli anni. Ed in primis, sono mutate le modalità con le quali i risparmiatori, piccoli o grandi che siano, accedono quotidianamente a questo mondo. Oggi, infatti, la maggior parte di essi decide di allocare i propri risparmi tramite il trading online, che, come ormai noto a tutti, consente di effettuare operazioni nei mercati finanziari tramite i dispositivi remoti come smartphone, pc o tablet.

Grazie al trading online, gli italiani hanno potuto apprezzare i pregi e, perché no, le insidie di altri asset finanziari che, col passare del tempo, sono diventati noti presso il vasto pubblico dei risparmiatori: criptovalute, cfd, etf e Forex, solo per citare quelli più famosi, sono inseriti in moltissimi portafogli finanziari dei risparmiatori italiani, che utilizzano questi strumenti come elementi di diversificazione dei loro risparmi.

Timing: croce e delizia di ogni trader

È inutile negare come i summenzionati asset, al pari del più noto mercato azionario, siano esposti ad un certo grado di volatilità: oltre a dover procedere ad una significativa diversificazione degli stessi, anche per settore industriale ed area geografica (come nel caso dell’equity o del Forex), è indispensabile “entrare” o “uscire” in questi mercati col giusto “market timing”, più comunemente chiamato, semplicemente, “Timing”.

Trovare il “tempo giusto” d’ingresso, inutile negarlo, fa la differenza: buona parte dei guadagni o delle perdite, dipende dal momento in cui si decide di investire in un determinato titolo o asset finanziario. E tutti i trader, anche quelli più navigati, almeno una volta nella loro “carriera” non hanno azzeccato il giusto timing nell’acquisto o nella vendita di un titolo. Nessuno, d’altro canto, è infallibile. Ed è proprio per questo motivo che il concetto di “diversificazione”, è ancora più centrale ed importante per qualsiasi risparmiatore.

Esistono, tuttavia, alcune strategie, che spaziano dagli indicatori tecnici a quelli economici, che possono risultare di supporto nell’attività di trading, rendendo maggiormente consapevole il risparmiatore sulle potenzialità rialziste o ribassiste di quel determinato titolo. Nel mondo dell’educazione finanziaria, esistono, in buona sostanza, due grandi tipologie di studi che sono in grado di fornire dei dati a supporto dell’attività di trading: l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale.

Il timing secondo gli esperti: arma d’attacco o di difesa?

La prima, studia l’andamento storico di un titolo, ossia le varie oscillazioni di prezzo che lo stesso ha accusato in un determinato periodo di tempo, riprodotte tramite l’utilizzo di grafici di facile comprensione. In una fase di forte volatilità come quella attuale, l’analisi tecnica risulta fondamentale per i trader che operano nel breve termine e vogliono sfruttare le fluttuazioni dei prezzi per poterne trarre il massimo profitto.

L’analisi fondamentale, invece, raggruppa tutti quei dati economici utili a comprendere quanto sia conveniente acquistare quella determinata azione. I fattori analizzati, in questo caso, sono i più disparati. E vanno dai dati macroeconomici nei quali si muove il titolo, come. a titolo esemplificativo, l’andamento economico della nazione piuttosto che le mosse della banca centrale di riferimento, a quelli relativi al settore in cui opera l’azienda, sino ai dati singoli che spaziano da quelli reperibili in bilancio sino a notizie e rumors collegati.

A differenza di quanti molti pensano, tuttavia, i più importanti trader, quelli che operano professionalmente sui mercati, vanno alla ricerca del giusto timing per evitare di subire perdite o forti ridimensionamenti dei guadagni incamerati. L’esempio più lampante, in tal senso, lo si evince dall’operatività che, non di rado, mettono in atto questi soggetti sul mercato dell’equity, aumentando, significativamente, la propria esposizione sui titoli azionari nel momento in cui si verificano delle significative correzioni.