Bonus Vacanze, un aiuto per far ripartire il turismo

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Se quest’anno hai deciso di trascorrere qualche giorno in relax ma non hai soldi, forse c’è una soluzione. All’interno del Decreto Rilancio approvato a inizio gennaio c’è un bonus vacanze, dedicato a chi vorrebbe trascorrere qualche giornata all’interno del nostro Paese.

Perché abbiamo scritto ‘il nostro Paese’? Perché questa è la prima condizione per poter usare il bonus vacanze: vale soltanto, appunto, per vacanze all’interno del territorio italiano. E il ragionamento fila: essendo una misura che deve aiutare i nostri albergatori, non si può certo usare per ‘finanziare’ strutture all’estero.

Altro punto: qual è il valore? Qui cambia molto a seconda del nucleo familiare. Per una famiglia dalle 3 persone in poi, il voucher è di 500€. Per una coppia di 300€ e per un single di 150€. Deve essere speso in un’unica soluzione e, attenzione, non si tratta di una ‘vacanza gratis’, almeno all’inizio. Infatti, il 20% della somma (quindi fino a un massimo di 100€) dovrà essere anticipato comunque dal turista che, poi, potrà detrarre il tutto dalla dichiarazione dei redditi per l’anno successivo. Il restante 80% – quindi un massimo di 400€ – è una sorta di anticipazione dell’albergatore stesso.

Sarebbe, almeno inizialmente, una sorta di regalo che quest’ultimo fa a chi alloggia nella struttura che, poi, lo Stato restituirà a questi imprenditori nella formula di credito d’imposta. In altre parole, una sorta di compensazione per altre tasse che, magari, dovrebbe versare. Ciò, però, avverrà nel 2021. Il risultato è molto semplice: molti albergatori potrebbero, però, rischiare perfino di ‘rifiutare’ il bonus vacanze – ammesso che sia possibile – piuttosto che anticipare la somma perché dopo 3 mesi di lockdown le casse della società potrebbero essere semivuote e non avrebbero la forza economica di anticipare eventuali spese.

Non bisogna nemmeno dimenticare la tempistica: il bonus vacanze può essere usato praticamente solo quest’anno. Infatti ‘scade’ il 31 dicembre 2020 e parte dal primo luglio 2020. Una scelta voluta, in modo che il settore turistico – quello più colpito dalla crisi – possa riprendersi il prima possibile.

Altre piccole precisazioni. Il bonus vacanze può essere usato direttamente nella struttura, senza alcun intermediario. Che significa questo? Che non dovrai prenotare tramite Booking, Expedia, Trivago o altre OTA che non abbiamo menzionato. Ciò può essere sia un vantaggio che uno svantaggio. Vantaggio perché – forse non lo sai – ma le OTA prendono una robusta commissione su ogni prenotazione (commissione che può anche sfiorare il 20%) e, quindi, tutto verrebbe incassato dagli albergatori. Uno svantaggio perché c’è una bella fetta di pubblico che si sente più sicura prenotando con un intermediario, anche a costo di pagare qualcosina in più.

Nel momento in cui si scrive, comunque, il Decreto Rilancio non è ancora stato approvato dal Parlamento ma soltanto in Consiglio dei Ministri. Questo significa che potrà essere soggetto a delle modifiche sostanziali, magari raccogliendo anche i consigli delle varie associazioni di categoria che hanno sì applaudito l’idea ma hanno proprio dei cambiamenti proprio per rendere questo utile sistema un vero e proprio vantaggio. Considerando che, comunque, l’italiano difficilmente rinuncia alle ferie di Agosto. Anche se non ha avuto la cassa integrazione. Anche se ha perso il lavoro. Anche se il portafoglio langue. In questo caso, però, potrebbe esserci perfino un’altra soluzione, completamente diversa dal bonus vacanze e dai vari aiuti dello stato.

Se non hai abbastanza budget per fare le valigie e partire, non hai molte soluzioni. Una di queste, potrebbe essere di richiedere un prestito; questa è una prassi che molti italiani adottano, come conferma anche prestitimag.it: richiedere piccole somme di denaro in prestito per realizzare un sogno.